Quodlibet Ed.
A capo del convento dove io ero in Collegio, c'era una trinità di monache tutte uguali nella potenza, concordi nel giudizio, sincrone nelle azioni: la Superiora, la Maestra, la Vecchissima Religiosa.
In quel convento si faceva un gran parlare di misteri: se si trattava di misteri celesti, il parlare era sereno, ampio, dettagliato; se si trattava di misteri terreni, era un parlare agitato rapido, più sottinteso che spiegato: erano accenni così sfuggenti da somigliare al gesto di tocca qualcosa che scotta.
E difatti si alludeva a certe "scottature", non meglio identificate, che "il mondo" era solito dare a chi prendeva soverchia dimestichezza con lui.
"Il mondo", per chi non lo sapesse era tutto ciò che esisteva sulla terra all'infuori dei conventi, che appartenevano già al regno celeste.Non so perchè, ma nel discorso delle scottature, sguardi e voci erano più spesso rivolti a me, come se una saggia ed illuminata previsione avvertisse che io ero più esposta delle altre a quegli incidenti.
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Matita Seppia Contè su pagina di libro.
23 Giugno 2007 - Lungomare di Sabaudia
23 Giugno 2007 - Lungomare di Sabaudia
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