mercoledì 29 giugno 2011

Sicilia 2011 - #2 - Selinunte

Verso la tarda mattinata gli scavi di Selinunte sono quasi un forno. Se non fosse che siamo sul mare ed una leggera brezza ristora un po', ci sarebbe da morire. Il sole picchia, e le poche zone d'ombra sotto gli alberi sono quelle dove non c'è la brezza. Ci sono degli archeologi sulle impalcature attorno alle colonne di un tempio. C'è però una piccola oasi. Un museo. Un piccolo museo pieno di ombre, refrigerio e tesori.



Selinunte (TP)
Acquerello e matita
Giugno 2011

lunedì 27 giugno 2011

Sicilia 2011 - #1 - Selinunte

Sotto il cielo azzurro le colonne del Tempio di Selinunte sono ancora più gialle baciate dal sole cocente.


Selinunte (TP)
Acquerello e matita
Giugno 2011

martedì 14 giugno 2011

La spiaggia dell'Ariana - Gaeta - #2

Ancora immagini della baia, con la Torre di Guardia e i piccoli scogli in mezzo all'acqua.





La spiaggia dell'Ariana - Gaeta (LT)
Acquerello e Penna Pilot G-Tech-C4
Giugno 2011

lunedì 13 giugno 2011

La spiaggia dell'Ariana - Gaeta

C'è questa piccola spiaggia poco prima di arrivare a Gaeta. Ci sarò passato centinaia di volte vicino, sempre guardandola dall'alto della strada, da dove si vedono degli scogli che spuntano in mezzo al mare. Si mostra bellissima e fascinosa. Richiama lo sguardo, si vuole far ammirare. Vuole proprio che ci vai a dare un'occhiata.
Così, approfittando di una piccola fuga insieme a degli amici, eccoci qui in un piccolo albergo proprio a picco sull'Ariana. Il tempo è ancora incerto in questo strano Giugno. Non si decide a virare sulla pienezza dell'estate. Così durante il giorno è un continuo alternarsi di sole e nuvole, col vento a rinfrescare la pelle e riempire la testa. A tratti anche un poco di pioggia. Ma gli squarci di luce là in fondo sul mare sono uno splendore. Laggiù dove il Circeo sembra un'isola di sogno che ti chiama per ammaliarti.



Il Circeo visto dalla spiaggia dell'Ariana - Gaeta (LT)
Acquerello e matita
Giugno 2011

giovedì 2 giugno 2011

Disegnare Auto - 2- Panhard Dyna-Z

Stavolta l'auto è una sconosciuta ai più (almeno in Italia). Si tratta di una Panhard Dyna-Z. Già il nome è una meraviglia. Un suono perfetto per un'automobile. L'auto poi prodotta dal 1953 al 1959 in Francia e distribuita dalla Citroen era semplicemente splendida nelle sue linee rotonde e cromate. A livello di linea fu decisamente copiata dalla prima Renault Dauphine. Mentre tanti anni dopo credo che il buon Moebius l'abbia presa come ispirazione per la vettura che guidava il protagonista del racconto "The Long Tomorrow", da recuperare e leggere senza indugi. Ah, dimenticavo. L'auto come immaginerete, ebbe scarsissimo successo. Era troppo avanti per i suoi tempi, sia nel design che nella tecnica. Un po' come la Tucker dall'altra parte dell'Oceano. Anzi ora che ci penso, la prossima ad essere disegnata sarà proprio lei. La Tucker.




Panhard Dyna-Z
Penna a Biro su carta
Giugno 2011

mercoledì 1 giugno 2011

Sketching with Matt in Rome - 2nd time

E' la seconda volta che incontro Matt a Roma. L'altra è stata a Luglio di due anni fa. Anche stavolta appuntamento nella Piazza del campidoglio, e quando ci arrivo Matt è già lì a disegnare. Allora, dopo i calorosi saluti, mi siedo accanto a lui a disegnare il palazzo del Campidoglio. Ho con me un nuovo sketchbook su cui vado via di matita con il timore di macchiare il foglio nei ripassi con la matita grassa. Passo giusto un po' di colore, quasi senza acqua, ma la carta mi convince poco. La vedo che risponde male all'acqua. Mi ripropongo di riprovare a dare un pochino di colore ad acquerello più tardi, magari a casa con calma.



Poi si va a bere qualcosa di fresco e scambiare quattro chiacchiere in un baretto dietro il Campidoglio. Quasi nessuno, tranquillità e vista incantevole.
Infine ci muoviamo e dopo un giro dietro i Fori ci fermiamo sul Lungotevere, in pratica di fronte a Santa Maria in Cosmedin, all'uscita di Piazza Bocca della Verità. Sone le 18 e siamo in mezzo al caos infernale del traffico auto e dei turisti che passano lì e spesso ci chiedono informazioni con cartine alla mano mentre siamo impegnati nel disegno. Anche qui grande uso di matita. E quando tento di dare colore la carta si rivela una vera schifezza su cui è impossibile acquerellare. Non tiene l'acqua, assorbe come una spugna e filtra nell'altro lato del foglio. Un vero disastro. Mi fermo immediatamente.


Asciugo a più non posso il foglio malandato. Poi a casa tampono con delle etichette adesive. S'è capito insomma che questo sketchbook sarà usato solo per matite e penne a china.

Però rimane il piacere e la testimonianza di un bellissimo pomeriggio con un amico.