domenica 25 gennaio 2009

Un weekend di Gennaio

Oggi una giornata semi-casalinga. Poca voglia di uscire. Una breve fuga sul lungomare della Bufalara. Giusto in tempo per godersi il tramonto sul lago di Caprolace.




Lago di Caprolace - Parco Nazionale del Circeo
25 Gennaio 2008
Acquerello, matita e Penna Pentel G-Tec-4

Ieri invece un lavoro di altro tono, un collage di cartoncino intagliato, pastelli e con lievi ritocchi ad acquerello. Il tutto servito sulla fida Moleskine.


Città di Vetro
24 Gennaio 2008

Cartoncino ritagliato, pastelli, Penna Pentel G-Tec-4 ed acquerello su Moleskine

sabato 17 gennaio 2009

Primo Gennaio 2009

La notte è nevicato in abbondanza. I rumori attutiti, come pure la voglia di alzarsi. I rintocchi del campanile però aiutano la sveglia. E comunque si esce fuori tardi, con un sole che rende il mondo pieno di neve di uno splendore incredibile. Ci concediamo una lunghissima passeggiata nel boschi, che sembrano di cristallo.
Michele, il giovane chef dell'albergo, profondo conoscitore ed innamorato della sua valle, ci ha raccontato di questa vecchia strada che scende giù al lago di Garda. Grande opera di ingegneria dell'ottocento, e poi abbandonata nel 1988, a favore di una nuova strada di collegamento costruita quasi tutta in galleria. Ora "Il Ponale", come lo chiamano affettuosamente qui, è diventata una strada pedonale e per bici da montagna.
A. insiste, nonostante l'ora abbastanza tarda, per andare a farci un giro da quelle parti. Ci facciamo accompagnare in auto all'inizio del sentiero con l'idea di tornare indietro in autostop o con qualche mezzo pubblico. C'è neve e fa freddo. Il cielo comincia ad arrossare.
Iniziamo a scendere. Il paesaggio è bellissimo; siamo su di uno strapiombo di almeno trecento metri, dove in fondo laggiù, corre come muto il torrente. E c'è una vecchia centrale costruita tutta in pietra viva dagli austriaci. Abbandonata e bellissima con le sue finestre a bifora. Mi fermerei a disegnare, se non fosse che è veramente tardi. Decidiamo di andar giù fino a Riva del Garda, pensando che forse in pieno invero e di notte sarà difficile trovare un passaggio per il ritorno. Ed ecco che ad una curva la strada ed il cielo si aprono nel vuoto laggiù, sul lago di Garda.


Il panorama toglie il respiro e riempie gli occhi, con i colori del tramonto e del lago. Acceleriamo, perchè è quasi notte, e non abbiamo incontrato nessuno lungo il percorso. Laggiù in fondo Riva si illumina pian piano di centinaia di luci. Arriviamo felici all'imbarcadero che è ormai sera inoltrata. Fa freddo e siamo vestiti da montagna. Tuta e doposci. Ci guardano tutti strano.

Prendiamo un taxi, e dopo un po' siamo di nuovo albergo, che ci accoglie con il calore della sua "stube".

1. La strada del Ponale - Lago di Garda (TN)
2. L'interno dell'Hotel Garden - Pieve di Ledro (TN)

Penna Pilot G-Tech-4, Penna calligrafica Muji,
Penna calligrafica Pentel Brush su Moleskine.

01 01 2009


martedì 13 gennaio 2009

Lago di Garda - Fine Anno 2008

Si vien giù dalla statale che da Rovereto cala velocemente su Torbole. E' quasi il tramonto. Velocemente attraversiamo Riva del Garda. Sulla nostra sinistra c'è il lago. Leggermente illuminato dai raggi del sole e rarefatto in mezzo ad una nebbiolina che s'alza dall'acqua. Mi colpisce l'occhio, di sbieco, e li rimane a riposare.
Poi a sera in stanza il ricordo si rianima, attraversa il braccio, la mano, il pennello e si ferma sul foglio. Così.




Il Lago di Garda a Riva (TN)
Acquerello si carta Moulin du Coq
30 dicembre 2008

domenica 4 gennaio 2009

La sera del 31 Dicembre 2008

Una giornata di cammino su di un sentiero in mezzo alla neve al passo di Tremalzo. Alberi e boschi. Ed infine la vista della valle verso il Lago di Garda. Poi di ritorno in albergo, mi fermo quasi sotto la chiesa del paese. Mi seggo sopra una staccionata, dopo aver tirato via alla meglio la neve. Schizzo la matita del campanile del paese, in un silenzio quasi spettrale e con la sera velocemente in arrivo. Il cielo sereno scurisce sempre di più, con un indaco di un tono meraviglioso. Dietro la chiesa, dalla centrale del teleriscaldamento, s'alza densa una colonna di fumo bianco latte che mette ancor più in evidenza la massa scura del tetto brunito del campanile. E l'angelo che di lassù, suona fissamente la sua tromba muta.

Il freddo aumenta velocemente, siamo già a quattro sotto zero e non resisto più a star lì immobile a disegnare. Rientro in albergo, e davanti alla finestra della stanza guardo sempre il campanile, al caldo tepore, il foglio si anima dei colori del cielo, della pietra e del bronzo.



Poi a notte, quasi a sugellare la magia del cambio di anno, ecco una neve fitta che cade a coprire di nuovo tutto il mondo lì attorno.

Il campanile di Pieve di Ledro (TN)
31.12.2008
Acquerello e matita su carta Moulin du Coq