mercoledì 16 maggio 2012

Gaeta. Su e giù (2)

Partiamo dalla Spiaggia di Serapo, salendo su per la strada asfaltata fino ad arrivare al Santuario della SS Trinità, che però qui chiamano tutti Santuario della "Montagna Spaccata". Il santuario fu edificato nell'XI secolo, sorge su una fenditura nella roccia che giunge fin nella Grotta del Turco, creatasi, secondo la leggenda, al tempo della morte di Cristo, quando si squarciò il velo del tempio di Gerusalemme. Lungo la scalinata che porta nelle viscere della montagna, lungo la stretta spaccatura di roccia, è possibile notare sulla parete di destra un distico latino con a fianco la cosiddetta "Mano del Turco", la forma di una mano (le cinque dita nella roccia) che, secondo la leggenda, si sarebbe formata nel momento in cui un "miscredente" marinaio turco, che non credeva, cioè, alla storia che gli era stata raccontata sulla causa della spaccatura nella roccia, si era appoggiato alla roccia che miracolosamente divenne morbida sotto la sua pressione formando l'impronta della mano.
Non posso resistere alla vista, e così mi fermo sulla scalinata a disegnare, incurante dei turisti che scendono e salgono per la lunghissima scala fino ad  arrivare in fondo alla fenditura, dove c'è il mare ed una piccola spiaggia di ciottoli. 

Montagna Spaccata - La Grotta del Turco
I colori sono cupi e le pareti scure e piene di concrezioni e piccole stalattiti. L'acqua però, colpita dal sole e dalla luce esterna ha  splendidi colori chiari con sfumature di celeste e di verde acquamarina. 

Ritorniamo su, e proprio di fianco alla chiesa, parte una mulattiera che sale nel bosco verso la cima del Monte Orlando. E' tutta all'ombra, ed ogni tanto si avvicina allo strapiombo delle scogliere altissime, da dove si possono ammirare i gabbiani che roteano più in basso sulla superficie del mare verdissimo.
Alla fine si esce su di una strada, nella zona dove ci sono diverse vecchie polveriere in parte restaurate ed adattate a Musei, bellissimi luogo di visita con guide competenti ed appassionate. Si è a mezza costa, e da lì si ammira il faro che svetta sulla cima del Monte Orlando.   

Il faro di Monte Orlando

Ed è lì che siamo diretti. Dopo un po' il sentiero ci porta alle balze del fortilizio, all'interno del quale svettano il faro  della Marina Militare (funzionante), e il mausoleo di Lucio Munazio Planco.

Il Mausoleo di Lucio Munazio Planco ed il Faro

Edificato nel 22 a.C., è in blocchi di pietra e domina su tutta la città. Al suo interno un corridoio circolare conduce alle quattro camere mortuarie, in fondo al corridoio fa bella mostra di se la statua del console. Poi da lì è discesa fino al vecchio Borgo.


Per lo più matite ed acquerelli. A volte un po' di  penna a china Pilot G-tec-C4 e Pentel Brush Pen.
Gaeta 13/05/2012

lunedì 14 maggio 2012

Gaeta. Su e giù.


La prima discesa è a metà mattinata, arrivando con l'auto dalla Via Flacca prendo a destra giù per la grande spiaggia di Serapo. Mi fermo dove c'è lo scoglio che  la gente di qui chiama "Nave di Serapo", Tiro fuori l'occorrente per disegnare. La  giornata mi si mette subito di traverso. Mi accorgo di aver dimenticato a casa la mia amata tavolozza di acquerelli. Ma in qualche modo sono fortunato. Ce n'è un'altra con quelli che normalmente non uso. Quindi colori un po' alla rinfusa, ma comunque di buona qualità. Ci sono delle assenze gravissime ai miei occhi :) ... sopratutto i viola e l'indaco, fondamentali nel mio modo di colorare. Rimedierò per il viola a forza di miscele di azzurri e cremisi. Non il massimo, ma di necessità virtù. E meglio così, che altrimenti il weekend  si sarebbe rovinato irrimediabilmente. 
Così mi faccio prendere dalla vista della baia e del Monte Orlando di fronte, e questo mi riconcilia co mondo e con la giornata.

Gaeta - Il Monte Orlando e la spiaggia di Serapo


Poi me ne vado a piedi sul lungomare del golfo, verso la vecchia città. Mi faccio prendere dal piccolo campanile dell'Annunziata. Il sole comincia a scaldare. Urge cappello.  I tagli di luce e di ombra sono molto verticali, il sole è già alto.

Gaeta - Chiesa dell'Annunziata

Termino e mi sposto avanti di una cinquantina di metri. La chiesa dell'Annunziata è li che mi chiama per farsi ritrarre. Tantissime ombre sulla facciata giocano con le forme. Il bianco accecante della carta mi schianta gli occhi e gli acquerelli  si divertono a seccare in fretta con l'aiuto del sole. Ci vuole un'oretta per giocarci a dovere con l'Annunziata. E mentre son lì, la gente passa sul lungomare curiosando, con l'immancabile commento di qualcuno che si lascia andare nel classico "Proprio uguale, oh. Uguale!!". Vorrei dirgli che non è un complimento. Che uguali, forse, sono le fotografie, se non ci metti occhio e testa. ma tanto son sicuro, non capirebbe. Ringrazio a mezza bocca, auguro buona giornata, sperando che tornino in fretta ai loro affari.

Gaeta - Chiesa dell'Annunziata
Mi alzo e me ne vado in un piccolo bar a mangiar qualcosa. Al tavolino all'ombra tiro fuori la moleskine. Disegno un'auto proprio davanti al bar, tanto per non perder l'abitudine con le automobili. Pi guardo l'insegna del bar ... "Cafè de Paris", recita!!! A Gaeta? ma quando mai !! ....


Vado verso il centro di Gaeta vecchia. La Torre del Duomo è lì dietro.

Gaeta - Il campanile del Duomo

La disegno, ma non ne sono soddisfatto. Troppo slanciata, che l'originale è un poco più tozza. Ma va bene così. ... Ritorno sul lungomare. 

Gaeta - Panorama dal porto. La Chiesa di san Francesco e quella dell'Annunziata


Mi seggo e mi diverto a disegnare la Chiesa di san Francesco che è alta sulla collinetta. Le luci e le ombre mi piacciono tantissimo, con i contrasti forti del primissimo pomeriggio. Il sole mi danna e mi delizia. E poi barche e rimorchiatori sul molo, fan bella mostra di se. 

Gaeta - Al porto

Non termino. Lascio a metà. La mano e sopratutto gli occhi sono stanchi di luce.  Torno  a Serapo. Piero mi ha detto di dare un'occhiata alla vecchia vetreria. La ciminiera svetta su tutto e dietro vecchi capannoni di metallo rugginoso e lamiera. Molto attraente. 

Gaeta - La vecchia vetreria abbandonata

Mi appoggio al muro di fronte nel viale deserto e assolato. Disegno tutta la fatica che ci deve essere stata li dentro per anni ed anni. Chissà quale sarà il futuro. Al baretto sulla spiaggia di Serapo, son tutti lì a dire che bisogna abbattere tutto, che ci sono le scorie ed i rifiuti. Che ci vanno gli animali. Insomma una "fetenzìa". Magari è anche vero. Il mio timore è che come al solito diventi un'area edificabile dove fare palazzi. Poi a 300 metri dal mare !!! Che almeno la ciminiera si salvi, però ....

Gaeta - La salita degli Scalzi


Al tramonto, poi me ne vado giù per la lunghissima via Indipendenza, con i suoi infiniti vicoli. Mi compero la tiella con i polipetti e quella con la scarola. Vere delizie della cucina tradizionale gaetana. Alla fine trovo questa bella gradinata in salita, che se ne parte dalla via. In cima la chiesa che comincia a riposare ... quasi come noi. E' ormai l'imbrunire.

Per lo più matite ed acquerelli. A volte un po' di sanguigna e penna a china Pilot G-tec-C4.
Gaeta 12/05/2012


lunedì 7 maggio 2012

Subiaco (RM), I Santuari Benedettini




Santuari Benedettini di Subiaco 
Acquerello, penna Pentel Slicci e matita su Moleskine Folio 
Maggio 2012

mercoledì 2 maggio 2012

Paludi, ferrovie e stazioni abbandonate

Ci passi davanti, le guardi e li per li vedi che c'è qualcosa di stonato. Fuori contesto. Fai fatica a capire, ma solo perché le guardi con gli occhi di oggi.  Se li chiudi, gli occhi, e immagini il tempo passato, e poi li riapri e le guardi con occhi nuovi e consapevoli, allora capisci. Non sono poi tanto fuori contesto. ne apprezzi la forma e pensi a tutto quello che è stato. A chi da li è partito o è tornato. Fino a quando. E se qualcuno c'è ancora che ha memoria diretta di quello che era.

E' questa l'idea che mi gira nella testa da un po' di tempo. Ci faremo un lavoro su questo. Voglio capire, cercare, vedere, ritrarre e se trovo testimonianze dirette, raccoglierle. 


Lo scorso lunedì ho approfittato di un paio di ore di libertà e sono andato a Ninfa. Poco sopra il laghetto c'è la vecchia stazione ferroviaria Norma-Ninfa, ormai diventata abitazione privata, ma con ancora segni evidenti della sua antica funzione. Base a matita HB, poi penna a china Pentel Slicci ed acquerello.

domenica 22 aprile 2012

Into My Garden

Il giardino è tutto in fioritura. Ecco qualche macchia di colore che si stacca dal verde dell'erba e delle piante.

Iris 
Penna a china Pentel Slicci  0,4 e Acquerello

sabato 21 aprile 2012

35^ Sketchcrawl - Sperlonga

Oggi era il giorno della 35^ Sketchcrawl Internazionale. Uno dei quattro appuntamenti annui, in cui tutti quelli che fanno riferimento al movimento degli Urban Sketcher, si ritrovano insieme nelle varie località a disegnare. Il nostro gruppo per la giornata odierna ha disegnato nel borgo marinaro di Sperlonga (LT). Le previsioni meteorologiche non erano delle migliori. Ma a dispetto di ciò, e per nostra grande gioia, invece c'è stata una bellissima mattinata di sole. Purtroppo non eravamo in molti. Abbiamo comunque onorato l'appuntamento al meglio. Con impegno e divertimento. D'altronde il luogo, per la sua posizione e per la sua bellezza, è uno di quelli che non ti lascia indifferente. Ci siamo posizionati su di una Piazza/Terrazza dove il sole batteva generoso (anche troppo a volte), e dove si godeva la vista della grande spiaggia verso la Villa di Tiberio (sud) e la Torre Truglia.

Di seguito i miei sketch :

Vicoli, salite  ed alberi
Penna a china ed acquerello; Pentel brushpen su Moleskine Folio






La Torre Truglia
Matita ed Acquerello su Moleskine Folio


Alberi, case e mare (ah, poter svegliarsi lì ed aprire la finestra al mattino presto)
Acquerello su Moleskine Folio


La vista della spiaggia verso la Villa di Tiberio (con la colonia di "pinguini" sulle tavole da surf)
Matita ed Acquerello su Moleskine Folio



Le case affacciate sulla terrazza sul mare (un extreme-sketch da 10 minuti per la matita e le ombre, mentre già raccoglievamo le nostre cose, e poi finito di colorare a casa)
Matita ed Acquerello su Moleskine Folio

domenica 15 aprile 2012

Sassonia, Turingia ed altre amenità ... (III)

Weimar in fondo è una piccola città, che spunta con i suoi campanili, da lontano in mezzo alla campagna. Quei campanili che Feininger disegnava e che si è portato nei ricordi in tanti sue astrazioni disegnati in America. Weimar è un luogo dell'immaginario dove si possono gustare nei chioschetti per strada fantastici wurstel della Turingia. Weimar ha dato al mondo ed alla storia tantissimo. Weimar è la casa di Goethe, è il suo mondo prima e dopo in viaggio in Italia. Weimar è Schiller. Weimar è la culla della filosofia. Weimar è la musica di Bach e di Lizst. Weimar è la Repubblica, di ispirazione democratica. Weimar è la nascita della Bauhaus con il suo design ispirato al pensiero che "la funzione definisce la forma". Weimar è il campo di concentramento di Buchenwald, da dove (a dispetto del poetico nome, che vuol dire il bosco dei faggi), 56.000 uomini e donne non sono mai ritornate. Weimar è la meravigliosa biblioteca della duchessa Anna Amalia Herzogin bruciata nel 2004 e subito ricostruita, in cui ho ammirato una bellissima mostra di taccuini dei secoli scorsi.




Pecorelle Pasquali, Tetti di Weimar, Carrozzella, Concerto "Variazioni Goldberg" di Bach
Matita ed Acquerello su Moleskine Folio
Weimar, Aprile 2012



Oggetti del Museo Bauhaus
Penna a china ed Acquerello su Moleskine Folio
Weimar, Aprile 2012

venerdì 13 aprile 2012

Sassonia, Turingia ed altre amenità ... (II)

Dresda è una tempesta di neve d'Aprile, un turbine di fiocchi grandi come rose. E' un incanto di edifici adagiati sull'ansa dell'Elba. E' la Gemäldegalerie Alte Meister, in cui i pittori italiani la fanno da padroni, a cominciare da Raffaello, e dove è possibile ammirare anche dei bellissimi quadri di Vermeer. E' la città quasi distrutta dai bombardamenti alleati, che hanno martellato sopratutto il centro. E' la città di "Mattatoio N.5" di K.Vonnegut. E' la bellissima vista dalla cima della cupola ricostruita della Frauenkirche.


Dresda - Sassonia - Germania
Acquerello su Moleskine Folio
Aprile 2012

mercoledì 11 aprile 2012

Sassonia, Turingia ed altre amenità ...

Ormai con Ryanair che collega direttamente Roma con Lipsia, andare in Sassonia e Turingia è quasi come voltare l'angolo. E così per Pasqua abbiamo rispolverato giacche, cappotti, guanti e sciarpe. Perché è vero che è aprile, ma in Germania abbiamo trovato anche una bella nevicata.
La prima tappa del nostro viaggio è Lipsia. Una città dove ha vissuto a lungo J.S. Bach, dove ha insegnato, scritto meraviglie e dove è sepolto. E dove è anche vissuto Goethe. per anni la città è stata, come tutta questa regione, parte integrante della ex DDR, la Repubblica Democratica Tedesca. Insomma la Germania Est. E nonostante tutto lo sforzo della ricostruzione post unitaria, veramente grandioso, qualche traccia ancora se ne vede, sopratutto nelle periferie fatte di palazzoni in stile edilizia popolare sovietica, restaurati e a volte ravvivati da scelte cromatiche che solo parzialmente ne rendono meno triste l'aspetto. Però il centro cittadino è rifiorito. Negozi d'arte, locali, edifici storici e porticati completamente restaurati rendono la città un luogo piacevole in cui passeggiare e ritemprarsi gli occhi.

Nella ThomasKirke (Chiesa di San Tommaso) c'è la tomba di Johann Sebastian Bach, sempre piena di fiori, e tutta la città risente di questa aria culturale. Qui dentro il venerdì santo abbiamo assistito all'esecuzione della Passione di Matteo, per doppio coro, organo, archi e fiati. Scritta da Bach ed eseguita per la prima volta l'11 aprile 1727 proprio qui. Due ore fuori dal tempo.



Sopra l'interno della chiesa, con la sua navata centrale, con l'organo ed il coro ligneo a balconata, posti sopra l'ingresso principale e dove durante l'esecuzione del concerto si sono posizionati l'orchestra ed i cori.

Sotto il frontale anteriore della chiesa circondata da bellissimi alberi completamente in fiore che contrastavano con la scura facciata gotica.


Poi una lunga visita al Museo delle Arti Figurative dove c'è tanto da vedere, e dove purtroppo non ho potuto ammirare "L'isola dei morti (in tedesco, Die Toteninsel)", nella sua quinta versione, del pittore simbolista svizzero Arnold Böcklin, che era in prestito presso un museo di Amsterdam.


lunedì 26 marzo 2012

Davanti casa

Un pomeriggio di primavera davanti casa. Uno spruzzo di pioggia di scirocco, qualche nuvola e degli acquerelli giapponesi con cui continuare a fare piccoli esperimenti.


Acquerello giapponese Yasutomo su taccuino Hahnemule
25 Marzo 2010

giovedì 22 marzo 2012

La Vecchia Via Appia tra Fondi ed Itri

Qualche domenica fa, insieme a Massimo Lerose, abbiamo percorso il tratto della Via Appia che va da Fondi ad Itri. In realtà non tutto questo tratto, ma la parte romana (e poi borbonica), che è stata restaurata e resa percorribile a piedi. Luogo di grande suggestione e bellezza.




A fine giornata siamo passati a visitare il vecchio monastero Benedettino di San Magno, vicino Monte San Biagio.




Poi, mentre si stanno acquisendo le immagini, ecco spuntare casualmente tra le figure, strane immagini evocative !!



Acquerello, matita e penna a china su Moleskine Folio
Fondi, Marzo 2012

martedì 20 marzo 2012

Japanese Watercolor

Mi hanno regalato una bella confezione di acquerelli giapponesi, marca Yasutomo, prodotti in realtà a San Francisco. Sono in vaschette di porcellana bianca finissima, molto belli a vedersi, colori vividissimi e brillanti. Potere coprente molto forte. Ho tirato giù la tavolozza su un album Moleskine Folio. Risultato apprezzabile ed utilizzabili per lavori particolari

lunedì 19 marzo 2012

Quasi primavera alla Bufalara


Foce della Bufalara - Parco Nazionale del Circeo
Acquerello e matita su Moleskine Folio
11-marzo-2012

lunedì 5 marzo 2012

Tra canali e carta velina

Sperimentare nuove soluzioni su temi noti. Un po' della nostra pianura strappata alla palude, con i suoi canali ed i suoi ponti. Un po' di acquerello steso su una carta velina incollata su di una Moleskine folio ... insomma cose così, tanto per divertirsi.


domenica 26 febbraio 2012

Roma - Macro Testaccio

Sabato sera al Macro di Testaccio per la Mostra del Fotografo Steve Mc Curry, all'interno del Centro Culturale La Pelanda. Una bella occasione per visitare un luogo mai visto finora, in un atmosfera notturna piena di fascino. Mc Curry poi non ha bisogno di presentazioni.



La Pelanda - Museo Macro Testaccio
Roma- 25 Febbraio 2012
Pilot G-Tec-C4 ed Acquerello

domenica 19 febbraio 2012

Canazei - La Chiesa

Sciare non è un'attività che si sposa bene con lo sketchcrawl. Si può fare, ma è molto difficile. Per via del tempo a disposizione e delle oggettive condizioni ambientali in cui ci si trova a disegnare. E così, escluso di disegnare mentre si è in giro per i campi di sci o sugli impianti di risalita, visto il freddo ed il vento che in genere si patiscono, tempo ne rimane davvero poco.
Ma qualche volta che si torna a casa un po' prima, rimane ancora del tempo da dedicare all'acquerello. Occorre allora esser veloci, che il freddo cala rapido e gela le mani ed il colore. E così il bosco prende forma in un secondo momento, nel caldo tepore della stanza d'albergo.


Canazei, Chiesa del Sacro Cuore di Gesù
Acquerello e Matita
Febbraio 2012

martedì 7 febbraio 2012

Frammenti di Pianura

Mentre fuori è gelo, ripesco prove e frammenti di palude dai pacchi di disegni andati nel tempo.



Acquerello e matita
2010

mercoledì 25 gennaio 2012

34^ Sketchcrawl - Fossanova

Questo è lo sketch che ho disegnato a Fossanova per la 34^ Sketchcrawl Internazionale. Ho lavorato circa un'oretta per la matita. Il colore l'ho steso successivamente a casa, e nemmeno completamente. Ma va bene così ....



Abbazia di Fossanova - Priverno
Matita ed Acquerello

22 Gennaio 2012

domenica 8 gennaio 2012

Ricordi d'Abruzzo

E' rimasto un ricordo d'Abruzzo dentro la mia Moleskine. L'ultimo giorno prima di andarcene siamo saliti lungo il sentiero della Val di Rose. Minacciava pioggia, ma prima che iniziasse sono riuscito a disegnare una vista del bellissimo lago di Barrea.
Poi sulla via del ritorno, come potete vedere ... ci siamo fermati al Rifugio del Lupo, su a Forca d'Acero, dove c'erano ad aspettarci ... gli arrosticini !!


Lago di Barrea - Parco Nazionale d'Abruzzo
Acquerello e Matita su Moleskine Folio
Dicembre 2011

lunedì 2 gennaio 2012

Inizio anno a Fogliano

Sempre lì si torna a parlare con se stessi. Un luogo per scavare e provare a capire, o forse solo perdersi nei pensieri.



Lago di Fogliano - Il fondo chiuso

Inchiostro Lamy da stilografica steso a pennello ed acquerello su carta velina incollata sulla Moleskine folio A4.
2 gennaio 2012