Chilometri di strada diritta, da una parte il canale creato durante la bonifica delle paludi, dall'altra la campagna molto più bassa del canale. Un rettifilo di quasi cinquanta chilometri con ai lati pini in continua sequenza. E ogni tanto vestigia di quella che era una volta la vita sui lati di questa millenaria strada.
L'Appia, la "Regina Viarum", aperta nel 312 a.C. dal censore Appio Claudio per collegare Roma a Capua. Qui c'era il passaggio delle genti e delle merci che da Napoli andavano a Roma o viceversa. Qui si fermò San Paolo. E qui c'erano banditi di ogni risma che depredavano i viaggiatori. E dopo nel tempo, da queste parti, se ne andavano a caccia in palude i principi romani. Ma per le genti che ci vivevano era malaria, palude, bestie allo stato brado, taglio della legna e carbonaia. Una vita malsana, fatta principalmente di fatica e di stenti.
Un agro poi redento e consegnato alla gente ed alla storia. Una storia che qui ancora pesa come un macigno.
L'Appia, la "Regina Viarum", aperta nel 312 a.C. dal censore Appio Claudio per collegare Roma a Capua. Qui c'era il passaggio delle genti e delle merci che da Napoli andavano a Roma o viceversa. Qui si fermò San Paolo. E qui c'erano banditi di ogni risma che depredavano i viaggiatori. E dopo nel tempo, da queste parti, se ne andavano a caccia in palude i principi romani. Ma per le genti che ci vivevano era malaria, palude, bestie allo stato brado, taglio della legna e carbonaia. Una vita malsana, fatta principalmente di fatica e di stenti.
Un agro poi redento e consegnato alla gente ed alla storia. Una storia che qui ancora pesa come un macigno.
Il Foro Appio in località Tor Tre Ponti (Latina)
Acquerello e matita
Giugno 2006
4 commenti:
semplicemente...
M-E-R-A-V-I-G-L-I-O-S-O!
^__^
M@
Ciao Luciano,
sarebbe assai bello che prima o poi tutte queste tue testimonianze finissero in un bel volume.
Se farai un giro al Comicon io sarò all'area collettiva con Lamette,
ciao
a presto...
@Mami> Grazie, ma sei sempre troppo generosa !!!
Mi piacciomo le ultime cose che ho visto da te. L'uso del caffè, come monocromia, è bellissimo. Molti lo fanno o lo hanno fatto (specie se sei in un bar e hai voglia di pittare ma non hai i colori !!!). Un'altra tecnica, molto più soft è usare il the ... insomma c'è di che sperimentare.
Consiglio per chi passa di qua a leggere: andate e dare un occhio al blog di Mami, ne vale la pena. Oltre ai disegni e ai dipinti, ci trovate poi sempre idee e discussioni interessanti da leggere.
@Rocco > beh, confesso che l'idea della raccolta c'è da un po' di tempo. non sarà facile, sia perchè devo produrre ancora parecchio materiale, e poi per i costi. vedremo, che magari qualche mecenate viene fuori.
Cmq a Napoli ti verrò a trovare volentieri.
Luc, sono lusingata davvero, non si vede ma sono rossa come un peperone!
grazie!
M@
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