2003 - Acquerello e matita
Fuori è ancora quasi buio. In casa tutti dormono. Ti alzi, prendi i materiali da disegno, sali lungo la scala interna e sbuchi sulla terrazza della casa, quella dietro il faro. Ti affacci e stai quasi nel mezzo del mare. A sinistra il porto romano. Di fronte il faro e l'Isola di Santo Stefano. A destra la collinetta con i resti romani.
Attesa, chiarore che aumenta. L'acqua è piatta, liscia, nessuna striatura di vento. Nebbiolina all'orizzonte verso la costa dove il chiarore è più forte.
Fai la matita veloce, per essere pronto per il sole. Il foglio, un ruvidissimo e pesantissimo Fabriano da 600 gr/mq è tutto bagnato di umidità. Dovrai essere veloce, attento alle sbavature.
Ed Helios arriva, puntuale come ogni giorno. Allora via veloce a dare colore, a fare velature, con la carta che si riscalda e tiene sempre meglio.
Dura una mezz'oretta. Poi si placa, la furia. La voglia. Le emozioni stanno tutte lì, sopra il tuo foglio.
Qualcuno capirà, qualcuno le catturerà. Altri no, ma va bene così. Questa è per me.
Ventotene - Luglio 2003
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