venerdì 19 maggio 2006

Pasta!


Non nel senso di cibo ;^).

Sempre un'immagine di Piazza Quadrata realizzata con una tecnica un pò particolare. Si tratta di acquerello e ritocchi di pastello a cera, ma stesi su una superficie ruvida costituita da una preparazione a base di pasta acrilica Pebeo lavorata con spatola e poi fatta asciugare per circa 3 giorni. Le velature sono date a distanza anche di un paio di giorni, perchè l'acquerello ci mette una vita ad asciugare lì sopra. Altrimenti si rischia di ottenere un pappone.
Mi piace molto usarla ogni tanto. C'è un gradevole contrasto fra la base ruvida e materica e la leggerezza e trasparenza dell'acquerello.

2 commenti:

Gipi ha detto...

Luc, e poi potresti incidere la pasta Pebeo per fare un po' di scavicchiolamento?

Ho appena scoperto le tue pagine e sono già qui a rompere :)

Luc ha detto...

Scusa Gianni,
ma mi sono un pò perso ... non avevo capito che era una domanda. Allora, cerco di spiegarti quello che ho sperimentato finora.

La pasta la stendo a spatola su legno o carta. Io l'ho data sempre pura (cioè come la vendono), senza diluizioni. E' abbastanza umida e lavorabile perfettamente. Io preferisco su legno, per via del fatto che
la carta assorbe l'umidità della pasta e ci mette tanto ad asciugare bene.
Ho anche provato ad accelerare il processo di essiccamento con il phon ma si ottiene uno screpolamento della pasta (oddio, magari a volte potrebbe
anche essere interessante). Anche al sole va male uguale.
Una volta secco (in genere ho visto che è difficile che lo sia prima di 2-3 giorni) ci puoi lavorare sopra e stendere l'acquerello. Ma, qui viene il bello e il brutto, il ripasso sulla stessa parte con tonalità diverse è faticoso, perchè, se ci ripassi subito non tiene niente la velatura ... si "ammischia" tutto e viene un colore incasinato ... a volte, però, questo può anche essere un vantaggio per ottenere strani effetti.
Se la vuoi lavorare più o meno come la carta devi aspettare almeno una giornata dopo la prima velatura. Insomma è un pò lungo.

Questo è quanto io ho sperimentato finora.

Riguardo lo scavicchiolamento. Vado così ad intuito, non avendolo direttamente sperimentato. Si potrebbe attuare in due modi diversi.

Modo 1. Una volta data la pasta ... in un successivo momento con distanza a piacere dalla stesura, ci lavoro sopra con bucherelli linee disegni etc. A seconda del tempo passato, la pasta sarà morbida o sempre più dura, per cui vai da una semplice incisione a un vero e proprio scavare ... una volta secca dai l'acquerello, come descritto prima.

Modo 2. Una volta data la pasta la lasci seccare tutta. Poi scavi e incidi a secco... Poi l'acquerello.

Invece non ho mai provato, ma credo che sia difficile farlo, a andare di acquerello con la pasta ancora fresca. Non è molto controllabile come risultato, almeno credo. E poi è incorregibile, se lo vuoi modificare.

Cmq non rompi ;^)