Strada. Dopo Passo Fedaia sotto la Marmolada, si scende verso Canazei. C'è ancora neve e ghiacciaio, lassù. Si arriva ad Alba, e si prende la funivia per il Ciampac. Il tempo promette pioggia, e le nuvole gravitano sopra di noi. Speriamo almeno non si abbassino.
Si inizia a camminare sopra questi prati enormi in alta quota, e abbastanza presto si arriva sul crinale. La temperatura aiuta, è quasi freddo. Sulla cresta tira vento, e dopo un po' di cammino incontriamo un piccolo branco di cavalli al pascolo brado. Si avvicinano curiosi, e vengono quasi a chiedere qualcosa da mangiare. Si continua fino alla cima più alta del Son l'Aut, a circa 2500 metri. Si scherza, lassù, mimando improbabili voli. Ma la mente vorrebbe.
Poi si scende, veloci, fino alla baita di Tony Valeruz, dove approfittiamo della pioggia che arriva per entrare, e gustarci un'ottima polenta con gulasch. Un cibo non propriamente estivo!! Appena spiove esco fuori a catturare il verde umido dei prati.
Poi si scende, veloci, fino alla baita di Tony Valeruz, dove approfittiamo della pioggia che arriva per entrare, e gustarci un'ottima polenta con gulasch. Un cibo non propriamente estivo!! Appena spiove esco fuori a catturare il verde umido dei prati.
Tornando in albergo una piccola sosta nel borgo ladino di Penia, un giro a piedi nei dintorni, dove a piccoli gruppi di case viene dato l'onore di un nome. Lorenz e Vera. Tutt'attorno campi e campi di foraggio, con le donne che ancora tagliano a falce.
1. La cresta della Crepa Neigra al Ciampac
2. Il Borgo di Vera a Penia
Dolomiti Ladine - Canazei
Acquerello e matita su Moleskine Folio A4
Luglio 2009
3 commenti:
Il borgo di Vera è venuto bello fresco
bellisimi! bravo Luc!!
marcorona> eh si ... bello fresco lo era veramente. mica come ora che si squaglia !!! vedi di portarlo te un po' di fresco quando rientri a Roma, altrimenti siamo rovinati !!!
Matt > Grazie Matt. Come va in Idaho ?
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