E' iniziato parecchio tempo fa, quando il clima si addiceva a queste atmosfere. Un lavoro ad acquerello di dimensioni inconsuete per me. Una tavola 50x70, e perdipiù con la tecnica di usare una superficie non convenzionale come la pasta acrilica. Un azzardo, e faticoso per giunta. Poi una lunga lunghissima pausa estiva. In autunno con il ritornare delle nuvole e dei cieli grigi, è tornata anche la voglia di lavorarci sopra. Per trovare un compimento.
Torre Astura
Acquerello e matita su pasta acrilica graffiata
Maggio 2008 - Gennaio 2009
Torre Astura (particolare)
Acquerello e matita su pasta acrilica graffiata
Maggio 2008 - Gennaio 2009
13 commenti:
Indubbiamente un lavoraccio, ma ne è valsa la pena. Mi ricorda l'impetuosità di Delacroix.
cavolo! stabiliante °o°
ma spiegami un pò sta cosa della pasta acrilica graffiata...
strabiliante... ho dimenticato la R
@Larsoniana> Marta, c'era stata tempo fa, una discussione in proposito. Te ne riporto una sintesi, rielaborata :
La pasta è una prodotto già pronto della PEBEO che è chiamato PASTA ACRILICA (acrilyc paste).
E' venduta in barattoli e prima dell'uso ha una consistenza morbida. Questa pasta è pittosto
"granellosa" (come se avesse dei granelli di sabbia dentro).
Va applicato su superfici di una certa consistenza.
Io finora l'ho utilizzato su carta da acquerello di elevata grammatura (600gr/mq), su legno ed a volte
su plastica. Una volta steso (è ottimale farlo con una spatola), lo lascio asciugare per almeno un paio
giorni (ma anche di più, che non gli fa male) e poi è pronto per stenderci sopra il colore. Si può utilizzare con acrilici, olio, o come nel mio caso con l'acquerello, anche se diciamo non è proprio nata per questo medium.
Non è facilissima da lavorare con l'acquerello, ed all'inizio richiede un poco di esercizio.
Ancor più che per la carta è buona la prima velatura che viene data. Tollera infatti poco la velatura
sovrapposta, e se la vuoi fare devi aspettare molto prima di procedere, anche un giorno a volte.
Per cui è un metodo lento e non immediato. In questo si avvicina alla pittura ad olio. Però, almeno secondo il mio parere, consente di ottenere bellissimi effetti, abbastanza inusuali per
l'acquerello, e dovuti sostanzialmente alla rugosità della superficie, ed al suo spessore "materico", che fa contrasto con la leggerezza dell'acquerello.
Una volta stesa, lavorata (liscia o come si vuole),
stesa la velatura di colore, poi ci si può lavorare anche di graffito con qualche punta a scavare la superficie e far uscire di nuovo il bianco della pasta. E questo è un'altro aspetto molto intrigante, e che la carta non consente con questa modalità e precisione.
Ne avevo scritto anche qui : http://notnottana.blogspot.com/2006/05/pasta.html, magari dacci un occhio,
anche ai commenti.
Riguardo i dettagli del prodotto, si chiama ACRYLIC MODELING PASTE ed è della PEBEO.
Qui trovi qualche info : http://www.giangio.it/pagine/belle%20arti/ausiliari%20acqua.htm
io la compero in un grande magazzino della catena OBI.
magnifico,a dir poco!!!
secondo me devi lavorarci duro su questa tecnica
e continuare con le grandi superfici
magari fare proprio il balzo della tigre cambiare i supporti,ingrandirli ulteriormente diventare pittore privato,poi internazionale,poi mondiale indi super miliardario indi mandarmi dei soldi indi siamo tutti felici.
p.s. ovviamente tutto questo è una metafora entusiasmante per dire che,sempre a mio modico parere,questa tecnica amplifica notevolmente le tue già immense abilità!
p.s2. in ogni caso(immagina) se il primo lavoro fosse chessò di 1oox17o cm
sarebbe davvero terrificante!
tuo
parabolico
formichiere
@dr.sax> caro il mio formichiere preferito. più che la morte mi spaventa l'immensa fatica di un 100x170. anche se il masochismo si, alberga nell'animo degli artisti !!!
ps : ah, se faccio i soldi, non ho problemi a trasformarmi in un novello munifico mecenate.
eee, i complimenti arrivano sì caro luc!
Ciao
che disegni incazzati!
Molto bello! (molto belli tutti)!
:)
grazie Mobu, e benvenuto a bordo !!!
di primo acchito, m'è sembrata una stampa giapponese.
Mi piace molto. Ma proprio molto.
Bravo
Grazie Roberta, per la generosità del giudizio. E grazie anche per gli altri commenti su Ponale e dintorni dolomitici. La vostra terra è una meraviglia e mi ispira molto, oltre a piacermi e divertirmi.
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